Memoria, nostalgia, frammenti di una vita e di una esperienza creativa unica, che non sarebbe stata possibile senza lo sguardo adolescenziale rivolto ai portici, alle stradine del centro, alle chiese. La filmografia di Pupi Avati può essere letta come un’opera unica nella quale, coscientemente e a volte inconsapevolmente, tracce di una Bologna, reale e fantastica, si inseguono