Bologna da vivere | La vera experience è trovare Palazzo Belloni

Siccome sono uno che ha delle bazze, anzi delle “gran bazze”, sono andato a visitare questa #Bolognaexperience che dai manifesti non avevo ben capito cosa fosse. Non so se avete presente i cartelloni sparsi in giro per la città, quelli con un umarell nella tipica postura con le mani dietro la schiena e la scritta #Bolognaexperience, Palazzo Belloni, dall’1 giugno. «E allora?». Questa è la prima domanda che si pone un bolognese fiero del proprio A944 nel codice fiscale, la seconda invece è «Ma dov’è Palazzo Belloni?» alla quale segue uno sconsolato «Mai sentito nominare». Capite anche voi che con una promozione del genere si parte malissimo, ma fermi un attimo. Non è che dietro a questa comunicazione criptica ci sia qualcosa? Ho voluto vederci chiaro e dopo aver cercato su internet dove fosse Palazzo Belloni (ho scoperto che si trova in Via Barberia 19) sono entrato in questa reggia e appena ho messo piede nel guardaroba mi sono trovato di fronte a un vero cantiere con installazioni video della web serie RITORNO AL CANTIERE. «Figata!» ho pensato e l’ho pensato per tutta la mostra interattiva che mi ha portato a pedalare in sella a “bighe” multimediali lungo le vie della città senza paura di essere investito, poi mi sono messo un “zavaglio” in testa e mi son trovato su un terrazzone che mi son venute le vertigini, ho imparato il dialetto parlando con una tv in 9:16, approfondito lo “slang” bolognese grazie ai “patacchini” attaccati al muro, ho dato il “tiro”, ho preso il 13 che non prendo mai (non ho fatto il biglietto), mi son goduto il panorama dalla torre Asinelli, mi sono avvicinato alle colonne e ho ascoltato le storie dei vip bolognesi, ho visto ologrammi e alla fine, smentendo la famosa legge di Lucio Dalla che dice che a “Bologna non si perde neanche un bambino”, mi sono perso. Sono stato ritrovato intorno alle 21.30 nei bagni della mostra, l’apoteosi di #Bolognaexperience: porte raffiguranti Luca Carboni, Andrea Mingardi, Lucio Dalla e Gianni Morandi, Paolo Mengoli e Cesare Cremonini. Scegliete l’artista che più vi piace, entrate in bagno, mettetevi comodi sul water, chiudete gli occhi e ascoltate il vostro idolo cantare la vostra canzone preferita. Sarà una bellissima experience.

LA CURIOSITÀ

“NULLA È COME SEMBRA” Siamo nelle cantine di Palazzo Belloni, con i caratteristici archi in cotto. Ma non siamo scesi per il vino. Qui sotto ci sono i camerini degli artisti legati alla città, con la stella sulla porta, come da tradizione hollywoodiana. Leggiamo: Luca Carboni, Cesare Cremonini, Fausto Carpani – il più importante cantautore dialettale – Paolo Mengoli, Andrea Mingardi, e l’accoppiata Gianni Morandi e Lucio Dalla, che condividono un camerino. Sono partner in uno spettacolo? Ed è solo l’inizio, altri grandi nomi si aggiungeranno nei mesi dell’esposizione, in un crescendo di sorprese. La curiosità incalza, giriamo la maniglia, entriamo e ci troviamo in bagno. E all’improvviso – come se la situazione non fosse già abbastanza onirica e folle – sentiamo cantare un motivetto. Sono loro, nel loro luogo più intimo!

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